FolkWorld #77 03/2022
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A sud di Bella Ciao

Canti d’amore e di rivolta dell’Italia meridionale. Un album-progetto ispirato allo spettacolo di Dario Fo del 1966, “Ci ragiono e canto”.

A Sud Di Bella Ciao

Artist Audio "A Sud Di Bella Ciao", Visage Music, 2021

Un grande affresco popolare, il racconto della vita e dei sentimenti di un popolo attraverso un repertorio che va dal canto sociale e di protesta ai canti d’amore e al ballo, ispirato a “Ci ragiono e canto” di Dario Fo del 1966. E’ l’album “A sud di Bella Ciao”, che esce il prossimo 19 novembre, il naturale seguito del primo “Bella Ciao”, un fortunato progetto del 2014 che ha portato in giro per il mondo il riallestimento dello storico spettacolo del 1964. Stavolta, come annuncia il titolo, la bussola punta decisamente verso l’Italia meridionale, con i ritmi della tammurriata, del ballo tondo e della pizzica, con le melodie figlie delle influenze mediterranee, e con la poesia, più lirica nei canti d'amore e più cruda nei canti di rivolta.

Riccardo Tesi (organetto, direzione musicale), Elena Ledda (voce), Lucilla Galeazzi (voce), Alessio Lega (voce, chitarra), Nando Citarella (voce, tamburello, chitarra battente), Maurizio Geri (voce, chitarra), Gigi Biolcati (percussioni, voce), Claudio Carboni (sax) guidano l’ascoltatore in un viaggio nel passato che aiuta ancora una volta a capire e decifrare il nostro presente.

A Sud Di Bella Ciao

Riccardo Tesi @ FROG

www.riccardotesi.com

Tredici brani che tracciano un ideale percorso che parte dal centro del Belpaese, attraversa il sud e arriva in Sardegna. Troviamo omaggi a cantanti popolari come Rosa Balistreri, Caterina Bueno, Matteo Salvatore ma anche a gruppi che hanno segnato la nascita del folk revival meridionale: la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Eugenio Bennato e Musicanova, Canzoniere Grecanico Salentino e Officina Zoè. Non poteva mancare una versione mediterranea di “Bella ciao”, che nel disco appare come bonus track e che diventa un canto corale con numerosi ospiti (alcuni dei quali ritroviamo anche in altri brani): Francesco Loccisano chitarra battente, Andrea Piccioni percussioni e scacciapensieri, Mauro Durante violino, Mirco Capecchi contrabbasso, Christian Di Fiore ciaramella, Mauro Palmas mandoloncello, Andrea Salvadori tzouras, Ginevra Di Marco voce, Peppe Voltarelli voce, Moni Ovadia voce, Mario Incudine voce.

Musicalmente, rispetto al disco precedente, “A Sud di Bella Ciao” è stato pensato come un lavoro più corale, con più spazio per la polifonia e le armonie vocali, arrangiamenti più elaborati, nuovi ritmi e nuove sonorità con l’inserimento di strumenti come la chitarra battente, il tamburello, la tammorra e lo scacciapensieri che ci portano nel Mezzogiorno. Il repertorio è incentrato sui classici che hanno caratterizzato la storia del folk revival meridionale .

Come nel caso del primo Bella Ciao, rileggere i classici fa parte del DNA di questo gruppo composto da alcuni dei musicisti più influenti della scena world italiana degli ultimi quarant’anni. "A Sud di Bella Ciao" vuole solo raccontare una storia che si combina con la magia e la leggenda, dove la ritualità risveglia il mondo contadino, dove la sensualità si mischia alla fatica.

LE ORIGINI

Lo spettacolo “Bella Ciao” del 2014 nasce come omaggio, a cinquant’anni dal debutto, all’omonimo progetto che nel 1964, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, decretò la nascita del Folk Revival in Italia. Non era, come molti pensano, uno spettacolo esclusivamente politico, ma un vero e proprio "affresco" del mondo popolare attraverso i momenti di festa, amore, lavoro, fede religiosa, protesta, resistenza; la sua grande forza era quella di mostrare un’altra storia d’Italia, un modo diverso di intendere la cultura.

Tuttavia lo spettacolo aveva una connotazione geografica fortemente settentrionale, poiché all’epoca le ricerche sui canti popolari - ancora in fase pionieristica - non avevano ancora affrontato l’immenso repertorio del sud. Ci pensò Dario Fo, due anni dopo, con il suo "Ci ragiono e canto", con la siciliana Rosa Balistrieri e del coro sardo Galletto di Gallura, a dare il via ad un vero e proprio Rinascimento del folk meridionale: Nuova Compagnia di Canto Popolare, Maria Carta, Tenore di Orgosolo e Bitti sono successi internazionali; vengono alla ribalta cantastorie tradizionali o moderni come Cicciu Busacca e Otello Profazio, cantautori ancorati alla tradizione come il pioniere Modugno, Matteo Salvatore, Enzo del Re. Fino ad arrivare agli anni nostri e alla diffusione capillare del tarantismo salentino, iniziato con lo storico Canzoniere Grecanico Salentino.




Maurizio Geri

Nando Citarella

Elena Ledda

Lucilla Galeazzi

Alessio Lega

Riccardo Tesi



Photo Credits: (1)-(2) A Sud Di Bella Ciao, (3) Maurizio Geri, (4) Nando Citarella, (5) Elena Ledda, (6) Lucilla Galeazzi, (7) Alessio Lega, (8) Riccardo Tesi (unknown/website).


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